21 luglio 2012

Biblioteca civica a Brindisi


Lodevole e meritevole è l'iniziativa della "Gazzetta del Mezzogiorno" di promuovere la costituzione di una biblioteca civica a Brindisi, che comunque già vanta la presenza della biblioteca arcivescovile "De Leo" e della biblioteca provinciale.
I libri sono amici per sempre, anche quando purtroppo la maggioranza di noi li ignora.
Son convinto però che sarebbe cosa buona ed auspicabile che nascesse una biblioteca civica in ogni Comune. Ma dovrebbe essere scontato che si dovrebbe contemporaneamente lavorare per inculcare in tutti l'amore per i libri e il desiderio di leggere. Altrimenti le biblioteche sarebbero destinate a rimanere depositi di carta inutilizzata. Ma i libri li si ama se si conoscono. E allora bisogna aprire le biblioteche e far conoscere i libri, a tutti.
Le amministrazioni pubbliche locali a loro volta dovrebbero destinare risorse finanziarie, spazi e personale per rendere fruibili le biblioteche. Altrimenti, come purtroppo avviene, sarebbero risorse sprecate e locali chiusi aggrediti dalla polvere.
Porto come esempio quello che succede a Villa Castelli (Brindisi), dove negli anni ho contribuito a far nascere una biblioteca comunale ed una biblioteca scolastica. Ambedue hanno avuto brevissima vita e sono ora chiuse. I libri però vi sono, ma ne viene ignorata la loro esistenza.
Si parla tanto di "rete" che dovrebbe unire e far funzionare tutte queste biblioteche. Ma purtroppo quasi sempre sono solo promesse "elettorali", che vengono totalmente ignorate a elezioni effettuate.
Esistono poi tantissime biblioteche private, fornitissime e il più delle volte specializzate, che potrebbero entrare a far parte di questa fantomatica rete. Io per esempio posseggo una ricca biblioteca "generale", con una specializzazione in libri sul brigantaggio politico e sociale, di cui tanto si parla in questi ultimi tempi.
Ma questi sono discorsi di pazzi e sognatori.
Rocco Biondi

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