18 novembre 2010

Lettera meridionale da una siciliana del Belgio


Concetta Moscato mi ha inviato su facebook un messaggio che mi piace pubblicare in questo mio diario-blog. Fa piacere constatare che l'impegno ed il lavoro per far conoscere la vera storia di noi meridionali qualche buon frutto riesce a darlo.

Prima di tutto le chiedo scusa se il mio italiano è imperfetto, spero che capirà il mio messaggio, ma essendo emigrata in Belgio da tanti anni non ho avuto modo di impararlo bene, comunque lo leggo e lo capisco benissimo.
Sono siciliana e fiera di esserlo, da sempre; la mia famiglia è stata sempre fiera di ciò che siamo, ma non ho saputo mai bene il perché di tanto "nazionalismo", della storia d'Italia ne conoscevo solo quel poco che mi hanno insegnato ai corsi d'italiano del consolato di Liegi.
Quest'estate sono stata in ferie in Toscana con il mio compagno e devo dirle che per la prima volta in vita mia ho sentito il razzismo verso le mie origini meridionali, qui in Belgio gli italiani siamo perfettamente integrati e amati.
In una libreria un libro ha attirato la mia attenzione, era il libro di Pino Aprile; tornata in Belgio ho fatto certe ricerche su internet ed ho scoperto il vostro blog, è stata una rivelazione, finalmente LA NOSTRA VERA STORIA.
Sto leggendo il libro di Ciano che ho trovato su ebay, sono sconvolta da tutto quello che ci è stato fatto a noi "terroni".
Tutto questo per dirle che la ringrazio di vero cuore per aver dato un senso alla mia sicilianità, ora posso raccontare ai miei figli quelli che erano davvero i siciliani prima di diventare quelle belve senza educazione e morti di fame al dire di certuni.
E' tempo di fare sapere a tutta la gente del sud la nostra vera storia, perché c'è ancora gente che crede a tutte quelle menzogne che ci sono state raccontate per nascondere quello che ci è stato fatto; troppo spesso in Sicilia non si insegna più il siciliano ai bimbi perché giudicato volgare, ci hanno rubato la nostra terra, la nostra storia e presto ci ruberanno anche le nostre radici se restiamo immobili.
Grazie di cuore Signor Biondi.
Concetta Moscato

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