Papa Ratzinger riammettendo nella Chiesa i lefebvriani, e tra essi il negazionista monsignor Richard Williamson, si è iscritto al clan degli «assassini della memoria». Monsignor Lefebvre ed i suoi seguaci erano stati scomunicati nel 1988 da papa Giovanni Paolo II perché si erano schierati contro la dichiarazione della Chiesa sulla libertà religiosa e contro l’apertura verso l’ebraismo, libertà ed apertura volute dal Concilio Vaticano II. La memoria della Shoah subisce un’offesa diretta e frontale con questa decisione di papa Ratzinger.
Il vescovo Williamson, in una intervista al canale televisivo svedese Svt1, ha dichiarato che «le camere a gas naziste non sono mai esistite e che gli ebrei uccisi da Hitler non sarebbero stati sei milioni ma “solo” due o trecentomila». Queste affermazioni riecheggiano le spudorate pseudoteorie di David Irving, che ha sostenuto che «le camere a gas ad Auschwitz erano false e che erano state costruite nel 1948 per i turisti», che «Hitler era il migliore amico degli ebrei e senza di lui lo Stato di Israele non esisterebbe», che Auschwitz è «una Disneyland per turisti». Papa Ratzinger, revocando la scomunica a Williamson, nei fatti ha convalidato queste assurdità.
In Germania, patria di Ratzinger, la conferenza episcopale, le organizzazioni di base dei fedeli e i teologi sono scesi in trincea contro lo scivolone della Curia romana.
Il teologo ribelle Hans Kung sostiene che nella Chiesa romana di Ratzinger è in atto una generale restaurazione. Gli ultimi eventi sarebbero un segno del continuo irrigidimento del Vaticano e di una sua continua marcia indietro. Il Papa si sarebbe chiuso in un suo mondo appartato, lontano dagli uomini. Frutto di questo isolamento sarebbero le posizioni vaticane sulla morale sessuale, sulla cura pastorale delle anime, sulla contraccezione. Le pompose cerimonie nascondono un vuoto di idee. La Chiesa forse sta perdendo l’anima.
Tornando al negazionismo possiamo affermare che esso è una menzogna che dietro un’apparenza pseudo scientifica copre la sua vera origine: l’antisemitismo. La Chiesa del Vaticano II invece sosteneva che «gli Ebrei non devono essere presentati come rigettati da Dio, né come maledetti, quasi che ciò scaturisse dalla sacra Scrittura». Gli Ebrei hanno diritto di cittadinanza come tutti gli altri uomini.
Ma venendo ai fatti dei nostri giorni, pur schierandomi anche dalla parte degli ebrei, non posso assolutamente accettare quello che gli israeliani stanno facendo contro i palestinesi. Non si può annientare con la forza un popolo, nascondendosi dietro l’alibi che in quel popolo vi sono dei terroristi. Ma chi è più terrorista: Israele o Hamas?
27 gennaio 2009
18 gennaio 2009
Un bacio romantico, film di Kar Wai Wong
Secondo film del Cineforum Grottaglie 2009
Grandissima maestria nell’uso del mezzo cinematografico per narrare delle storie banali, quasi macchiettistiche. Il regista cinese gira in America un film per gli americani, utilizzando vecchi stereotipi: il road movie, la giocatrice dal finto cuore di pietra, l'ubriacone dal cuore d'oro, il barista confidente. La recitazione degli attori però è ad alto livello, piacevolissima quella della protagonista: la cantante Norah Jones, per la prima volta sullo schermo. Accattivante la qualità dei movimenti della macchina da presa, che assecondano gli stati d’animo dei protagonisti. Molto riduttiva la traduzione in italiano del titolo. Non tutte le storie del film sono a lieto fine.
Trama
Dopo la dolorosa rottura di una relazione, Elizabeth (la cantante Norah Jones al debutto cinematografico) parte per un viaggio attraverso l'America. Si lascia alle spalle un bagaglio di ricordi, un sogno e un nuovo amico (il proprietario di un caffè interpretato da Jude Law) e va in cerca di una cura per il suo cuore spezzato. Durante il viaggio, Elizabeth lavora come cameriera e fa amicizia con diversi clienti - fra i quali un poliziotto tormentato (David Strathairn) e sua moglie che l'ha lasciato (Rachel Weisz), e una sfortunata giocatrice d'azzardo (Natalie Portman) con un grosso debito da saldare. Attraverso questi nuovi incontri Elizabeth arriva a conoscere i veri abissi della solitudine e dell'infelicità umana e capisce che il viaggio rappresenta solo l'inizio di una completa esplorazione del proprio io.
Crediti
Regia: Kar Wai Wong
Sceneggiatura: Kar Wai Wong, Lawrence Block
Fotografia: Darius Khondji
Musiche: Ry Cooder, Shigeru Umebayashi
Montaggio: William Chang
Produttore: Damien Saccani, Mark Vahradian
Interpreti e personaggi
Norah Jones : Elizabeth
Jude Law : Jeremy
Rachel Weisz : Sue Lynne
Natalie Portman : Leslie
David Strathairn : Arnie Copeland
Chan Marshall : Katya
Note
Titolo originale: My Blueberry Nights
Lingua originale: Inglese
Paese: Francia/Cina/Hong Kong
Anno: 2006
Durata: 90 min
Genere: drammatico, romantico
FILM D'APERTURA AL 60^ FESTIVAL DI CANNES (2007).
Sito ufficiale
Trailer
Grandissima maestria nell’uso del mezzo cinematografico per narrare delle storie banali, quasi macchiettistiche. Il regista cinese gira in America un film per gli americani, utilizzando vecchi stereotipi: il road movie, la giocatrice dal finto cuore di pietra, l'ubriacone dal cuore d'oro, il barista confidente. La recitazione degli attori però è ad alto livello, piacevolissima quella della protagonista: la cantante Norah Jones, per la prima volta sullo schermo. Accattivante la qualità dei movimenti della macchina da presa, che assecondano gli stati d’animo dei protagonisti. Molto riduttiva la traduzione in italiano del titolo. Non tutte le storie del film sono a lieto fine.
Trama
Dopo la dolorosa rottura di una relazione, Elizabeth (la cantante Norah Jones al debutto cinematografico) parte per un viaggio attraverso l'America. Si lascia alle spalle un bagaglio di ricordi, un sogno e un nuovo amico (il proprietario di un caffè interpretato da Jude Law) e va in cerca di una cura per il suo cuore spezzato. Durante il viaggio, Elizabeth lavora come cameriera e fa amicizia con diversi clienti - fra i quali un poliziotto tormentato (David Strathairn) e sua moglie che l'ha lasciato (Rachel Weisz), e una sfortunata giocatrice d'azzardo (Natalie Portman) con un grosso debito da saldare. Attraverso questi nuovi incontri Elizabeth arriva a conoscere i veri abissi della solitudine e dell'infelicità umana e capisce che il viaggio rappresenta solo l'inizio di una completa esplorazione del proprio io.
Crediti
Regia: Kar Wai Wong
Sceneggiatura: Kar Wai Wong, Lawrence Block
Fotografia: Darius Khondji
Musiche: Ry Cooder, Shigeru Umebayashi
Montaggio: William Chang
Produttore: Damien Saccani, Mark Vahradian
Interpreti e personaggi
Norah Jones : Elizabeth
Jude Law : Jeremy
Rachel Weisz : Sue Lynne
Natalie Portman : Leslie
David Strathairn : Arnie Copeland
Chan Marshall : Katya
Note
Titolo originale: My Blueberry Nights
Lingua originale: Inglese
Paese: Francia/Cina/Hong Kong
Anno: 2006
Durata: 90 min
Genere: drammatico, romantico
FILM D'APERTURA AL 60^ FESTIVAL DI CANNES (2007).
Sito ufficiale
Trailer
11 gennaio 2009
La banda, film di Eran Kolirin
Primo film del Cineforum Grottaglie 2009
Film di poesia con vena di umorismo sottile e pungente. Si fa seguire e coinvolge. Opera prima di un regista israeliano, che volutamente ignora la guerra arabo-israeliana. Scrive Eran Kolirin: «Molti film affrontano le ragioni del perché non esiste la pace in Israele, nel mio film invece ho posto la questione del perché ci sia bisogno della pace». I luoghi e i personaggi sono quasi atemporali, vengono evitati riferimenti a date e situazioni precise. Noi spettatori, che abbiamo negli occhi e nella mente la tragedia di questi giorni dei bombardamenti israeliani sulla palestinese Striscia di Gaza, pensiamo che se nella finzione otto suonatori egiziani sono riusciti a far amicizia con degli israeliani frequentatori di un bar, forse nella realtà c'è ancora posto per un sogno di pace, per porre definitivamente fine al conflitto israelo-palestinese.
TRAMA
La banda musicale della polizia di Alessandria d'Egitto viene invitata a suonare all'inaugurazione del centro culturale arabo di una cittadina israeliana. All'aeroporto di Tel Aviv non c'è nessuno ad attendere il gruppo di musicisti, così il pragmatico direttore d'orchestra e colonnello Tewfiq decide di raggiungere il luogo con un autobus locale. Arrivato nella remota e desertica cittadina (una sorta di Las Vegas spoglia di luci scintillanti, giochi e schiamazzi) capisce che, per un difetto di pronuncia, ha sbagliato destinazione. Non si trova nella moderna Petah Tikva, bensì nell'arida Bet Hatikva. Poiché non c'è modo di andarsene da lì (c'è una sola corriera che passa una volta al giorno) gli otto egiziani sono costretti ad accettare l'ospitalità di Dina, la bella proprietaria dell'unico ristorante del posto.
CAST
Regia e Sceneggiatura: Eran Kolirin
Attori: Ronit Elkabetz (Dina), Sasson Gabai (Tewfiq), Uri Gavriel, Imad Jabarin, Ahuva Keren,
Rubi Moskovitz, Khalifa Natour (Simon), Eyad Sheety, Saleh Bakri (Haled)
La banda musicale della polizia di Alessandria d'Egitto viene invitata a suonare all'inaugurazione del centro culturale arabo di una cittadina israeliana. All'aeroporto di Tel Aviv non c'è nessuno ad attendere il gruppo di musicisti, così il pragmatico direttore d'orchestra e colonnello Tewfiq decide di raggiungere il luogo con un autobus locale. Arrivato nella remota e desertica cittadina (una sorta di Las Vegas spoglia di luci scintillanti, giochi e schiamazzi) capisce che, per un difetto di pronuncia, ha sbagliato destinazione. Non si trova nella moderna Petah Tikva, bensì nell'arida Bet Hatikva. Poiché non c'è modo di andarsene da lì (c'è una sola corriera che passa una volta al giorno) gli otto egiziani sono costretti ad accettare l'ospitalità di Dina, la bella proprietaria dell'unico ristorante del posto.
CAST
Regia e Sceneggiatura: Eran Kolirin
Attori: Ronit Elkabetz (Dina), Sasson Gabai (Tewfiq), Uri Gavriel, Imad Jabarin, Ahuva Keren,
Rubi Moskovitz, Khalifa Natour (Simon), Eyad Sheety, Saleh Bakri (Haled)
Genere: Commedia
Distribuzione: Mikado Film
Musiche: H. Shehadeh Hanna
Fotografia: S. Goldman
Montaggio: A. Lahav Leibovitz
Titolo originale: Bikur Ha-Tizmoret
Nazione: Israele / Francia
Anno: 2007
Durata: 90′
Sito ufficiale: http://www.thebandsvisit.com/
PREMI
Ha ricevuto premi in molte rassegne di fim, da Gerusalemme a Tokyo, da Atene a Sarajevo a Copenaghen. E pure a Cannes, dove ha vinto il premio “Coup de coeur” della sezione “Un certain regard”.
Guarda il trailer
Ha ricevuto premi in molte rassegne di fim, da Gerusalemme a Tokyo, da Atene a Sarajevo a Copenaghen. E pure a Cannes, dove ha vinto il premio “Coup de coeur” della sezione “Un certain regard”.
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10 gennaio 2009
Cineforum Grottaglie 2009 - Programma
CINECIRCOLO “MONTICELLO”
Padri Gesuiti - Via K. Marx, 1 - Grottaglie (TA)
CINEFORUM 2009
"Nel mondo vi sono chissà quante varietà di lingue e nulla è senza un proprio linguaggio, ma se io non conosco il valore del suono, sono come uno straniero per colui che mi parla, e chi mi parla sarà come uno straniero per me " (dalla prima lettera di S. Paolo Apostolo ai Corinzi; 14,10- 11)
PROGRAMMA
11 Gennaio - La banda - Eran Kolirin
18 Gennaio- Un bacio romantico - Wong Kar Wai
25 Gennaio - Pranzo di ferragosto - Gianni Di Gregorio
1 Febbraio - Il falsario - Operazione Bernhard - Stefan Ruzowitzhy
8 Febbraio - Vogliano anche le rose - Alina Marazzi
15 Febbraio - Sangue Pazzo - Marco Tulio Giordana
1 Marzo - Mamma mia - Phylida Lloyd
7 Marzo - La classe - Laurent Cantet
15 Marzo - Juno - Jason Reitman
22 Marzo - Colpo d'occhio - Sergio Rubini
29 Marzo - I demoni di S. Pietroburgo - Giuliano Montaldo
5 Aprile - Cous cous - La graine et le mulet - Abdel Kechiche
Il programma può subire variazioni per motivi indipendenti dalla volontà degli organizzatori.
QUOTE SOCIALI: Giovani (16-25-anni) €.23,00 - Adulti €. 28,00
Unica proiezione: ore 18:30 - eccetto quella del 22 marzo che inizierà alle ore 16,30. Teatro "Monticello" dei Padri Gesuiti - Va K. Marx,1 - Grottaglie
PRESENTAZIONE
All’inizio di questo 2009, anno critico che ci trova tutti più poveri, confusi, preoccupati per il futuro, siamo ancora qui con voi, cari amici spettatori, per vivere serenamente insieme le domeniche invernali. La potenza e il fascino dell’immagine, come sempre, ci porteranno in realtà diverse, in diverse percezioni dei problemi del nostro tempo, con cui avremo modo di misurarci, confrontarci e quindi dubitare delle nostre certezze o trovare conferma alle nostre convinzioni.
Il pensiero di San Paolo, riportato in apertura del programma, ci induce a sperare che possiamo tutti conoscere il valore del suono, in modo tale che ciascuno di noi, nel momento in cui parla all’altro e l’altro a lui, non si senta solo, straniero nell’impossibilità di comunicare con i propri simili.
Un augurio affettuoso per un sereno 2009 da tutti i responsabili del Cinecircolo Monticello.
I responsabili
Padri Gesuiti - Via K. Marx, 1 - Grottaglie (TA)
CINEFORUM 2009
"Nel mondo vi sono chissà quante varietà di lingue e nulla è senza un proprio linguaggio, ma se io non conosco il valore del suono, sono come uno straniero per colui che mi parla, e chi mi parla sarà come uno straniero per me " (dalla prima lettera di S. Paolo Apostolo ai Corinzi; 14,10- 11)
PROGRAMMA
11 Gennaio - La banda - Eran Kolirin
18 Gennaio- Un bacio romantico - Wong Kar Wai
25 Gennaio - Pranzo di ferragosto - Gianni Di Gregorio
1 Febbraio - Il falsario - Operazione Bernhard - Stefan Ruzowitzhy
8 Febbraio - Vogliano anche le rose - Alina Marazzi
15 Febbraio - Sangue Pazzo - Marco Tulio Giordana
1 Marzo - Mamma mia - Phylida Lloyd
7 Marzo - La classe - Laurent Cantet
15 Marzo - Juno - Jason Reitman
22 Marzo - Colpo d'occhio - Sergio Rubini
29 Marzo - I demoni di S. Pietroburgo - Giuliano Montaldo
5 Aprile - Cous cous - La graine et le mulet - Abdel Kechiche
Il programma può subire variazioni per motivi indipendenti dalla volontà degli organizzatori.
QUOTE SOCIALI: Giovani (16-25-anni) €.23,00 - Adulti €. 28,00
Unica proiezione: ore 18:30 - eccetto quella del 22 marzo che inizierà alle ore 16,30. Teatro "Monticello" dei Padri Gesuiti - Va K. Marx,1 - Grottaglie
PRESENTAZIONE
All’inizio di questo 2009, anno critico che ci trova tutti più poveri, confusi, preoccupati per il futuro, siamo ancora qui con voi, cari amici spettatori, per vivere serenamente insieme le domeniche invernali. La potenza e il fascino dell’immagine, come sempre, ci porteranno in realtà diverse, in diverse percezioni dei problemi del nostro tempo, con cui avremo modo di misurarci, confrontarci e quindi dubitare delle nostre certezze o trovare conferma alle nostre convinzioni.
Il pensiero di San Paolo, riportato in apertura del programma, ci induce a sperare che possiamo tutti conoscere il valore del suono, in modo tale che ciascuno di noi, nel momento in cui parla all’altro e l’altro a lui, non si senta solo, straniero nell’impossibilità di comunicare con i propri simili.
Un augurio affettuoso per un sereno 2009 da tutti i responsabili del Cinecircolo Monticello.
I responsabili