Berlusconi Silvio: non più imputabile. Per sua legge non può essere processato e condannato. Si è fatto proclamare sovrano senza limiti. L’assioma «la legge è uguale per tutti» vale per gli altri e non per lui. Lui è superiore alla legge, lui è fuori legge.
Il giornale americano Financial Times continua a ricordarci: «Come in passato, l’attenzione di Berlusconi è concentrata su se stesso e non sull’Italia. La legge va ben al di là delle protezioni concesse negli altri paesi».
In nessun altro paese civile il presidente del consiglio ha l’immunità per delinquere. Ma forse l’Italia con Berlusconi sta uscendo fuori dal novero dei paesi civili. I succubi e megafoni di Berlusconi giurano e spergiurano che in tanti altri paesi vi è l’immunità per i presidenti del consiglio. Mentono spudoratamente, sapendo di mentire. Ma non se ne vergognano. Per loro non è vero quello che è vero, ma è vero quello che Berlusconi vuole che lo sia. La verità viene creata ed inventata dal nulla.
Ma consoliamoci con quello che Filippo Ceccarelli scriveva su la Repubblica del 23 luglio: «Nessun lodo ha mai protetto i sovrani dalla caduta quando i tempi del potere si esauriscono; e i fedeli di oggi sono destinati a diventare i mercenari e magari anche i traditori del domani». Speriamo che quel tempo arrivi presto.
Il direttore de l’Unità Antonio Padellaro, senza tanti peli sulla lingua, scrive al presidente della Repubblica dicendo che tantissimi italiani nutrono un fortissimo disagio perché lui ha convalidato la norma sull’immunità delle quattro più alte cariche dello Stato, per consentire a uno solo, Berlusconi, di non essere più sottoposto ai dettami della giustizia.
Di Pietro annuncia una raccolta di firme per far indire un referendum che abroghi questa legge vergogna e proclama: «È immorale che quattro persone possano commettere ogni tipo di crimine e non possano essere processate».
Io sottoscriverò per questo referendum, pur rimanendo scettico sull’esito finale. Gli italiani ormai si son venduta l’anima ed hanno persa la coscienza.
Viviamo in tempi bui.
Sono purtroppo d'accordo con quanto scritto... la cosa più triste di tutte è l'inconsapevolezza, o il menefreghismo, di chi pure ha diritto di voto in Italia. Che vergogna, che squallore.
RispondiEliminaAlmeno siamo in tre che la pensiamo allo stesso modo...
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