2 luglio 2007

Operazione Speciale

Per chi gioca il generale Speciale?
Ovviamente non per l’attuale maggioranza governativa, avendo denunciato Prodi e Padoa-Schioppa.
E’ poco credibile che giochi solo per se stesso, avendo egli affidato l’incarico di suo portavoce ad un politico transfuga dall’Italia dei Valori alla Casa della pseudo libertà.
Ed allora non resta che prendere atto che lui gioca per l’attuale opposizione parlamentare, cioè per Berlusconi.
E’ la prima volta che accade, in Italia, che un generale faccia causa ad un governo in carica.
La motivazione della querela rivolta dal generale contro il presidente del consiglio ed il ministro dell’economia è «per diffamazione e calunnia».
Io credo invece che Padoa-Schioppa abbia tutti i documenti necessari per poter affermare che il generale Speciale abbia gestito il suo ufficio in modo personalistico ed anomalo, contro ogni regola ed ogni normale procedura. A questo proposito andatevi a leggere anche voi il documento di 22 pagine, depositato da Padoa-Schioppa in Senato, con tutte le accuse al generale Speciale.
Concordo con Padoa-Schioppa quando afferma: «Là dove sono i generali o i colonnelli a determinare la sorte dei governanti e non viceversa siamo fuori della democrazia».
Forse, come è stato detto, ci troviamo di fronte a rivelazioni truccate di un generale, nel tentativo di abbattere un governo.
E’ ovvio che questo non potrà avvenire per via giudiziaria. Le valutazioni politiche del governo, espresse in Parlamento, sono penalmente insindacabili.E suppongo che chi consiglia Speciale queste cose le sappia. Ma tutto serve ad alzare polveroni. A screditare le istituzioni. A creare confusione. Ad abbattere la normale dialettica democratica. Viviamo ancora in tempi bui. Lo smog lanciato da Berlusconi nella politica italiana non si è ancora diradato. Bisogna continuare a vigilare e non abbandonare il campo.

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