22 agosto 2004

La notte della taranta

Per annullare l’effetto del morso della tarantola bisogna ballare tutta la notte.
La pizzica è appunto il tradizionale ballo liberatorio provocato da lu pízzicu della taranta.
Melpignano, un paese di 2.200 abitanti a sud di Lecce, ha celebrato ieri la settima edizione de “La Notte della Taranta”. Evento musicale straordinario al quale hanno partecipato, a detta dei giornali locali, dalle 50 alle 70 mila persone. Maestro concertatore l’etnomusicologo e organettista Ambrogio Sparagna, che per l’occasione ha dato vita ad un’Orchestra Popolare formata da sessanta musicisti salentini che suonavano tamburelli, organetti, timpani e grancasse, mandolini, chitarre, ciaramelle e cornamuse; ruolo importantissimo ha svolto la voce umana, anche con molti canti in forma polifonica.
Ospiti d’eccezione Franco Battiato, Gianna Nannini e Francesco di Giacomo (voce del Banco del Mutuo Soccorso), che hanno cantato brani della tradizione popolare salentina.
Io avevo sentito suonare e cantare Ambrogio Sparagna ed il suo gruppo al 1° Festival dell’Organetto, svoltosi all’inizio di agosto a Villa Castelli in provincia di Brindisi.

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