Il presidente della Confcommercio, Sergio Billè, che non è certamente un comunista, sostiene che l’economia italiana è pericolosamente vicina a una deriva argentina. “O il paese ha un colpo d’ala o finiamo in serie B”, sostiene. E poi una battuta per Berlusconi: “Cercare di avvolgere le amare pillole di questa crisi in carta di cioccolatini non ha più senso alcuno”.
Billè diceva queste cose nella stessa giornata dello sciopero generale di ieri 26 marzo, indetto sia dai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, ma anche da sindacati di destra come Cisal e Ugl. Cortei e manifestazioni affollatissimi si sono svolti in 55 città, per difendere le pensioni e lo sviluppo dell’economia italiana. Ma per il governo non è successo niente. Sentite cosa ha detto Berlusconi a commento dello sciopero: “La riforma delle pensioni è già stata disegnata ed è all’attenzione del Parlamento. Contiamo di approvarla al più presto”. Siamo alla provocazione bella e buona.
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