Valerie Lucznikowska, una delle fondatrici dell’Associazione, spiega le ragioni del “no” alla guerra preventiva di Bush.
«Non è in nome dei nostri cari morti l'11 settembre che il presidente Bush potrà giustificare la guerra all’Iraq».
«Ognuno di noi ha lasciato una parte di sé, della propria vita sotto le macerie delle Torri Gemelle o sugli aerei dirottati dai terroristi. Da quel giorno abbiamo cercato, insieme, di trasformare quel dolore in energia positiva per contribuire a spezzare il ciclo di violenza. Ed è per questo che oggi la nostra associazione è decisamente schierata contro la guerra all’Iraq».
Valerie Lucznikowska, in "l’Unità" del 09.03.2003, pag. 2
Nessun commento:
Posta un commento