Nel giorno dello sciopero generale, indetto da tutti i sindacati sia di destra che di sinistra, contro la controriforma delle pensioni voluta dal governo Berlusconi, è scattato il grande blitz contro le Brigate rosse, con dispiegamento di migliaia di agenti e telecamere già pronte ad immortalare gli arresti. Oggettivamente è stato un regalo fatto a Berlusconi.
La notizia delle piazze d’Italia piene contro Berlusconi è passata in secondo piano rispetto a quella degli arresti dei presunti brigatisti rossi.
Strani questi giudici. Fino a ieri erano considerati tutti pazzi e sporchi comunisti, oggi sono osannati per la tempestività e la bravura nell’ordinare gli arresti. Berlusconi ringrazia. Il circo mediatico dell’informazione ha avuto ancora una volta come protagonista Berlusconi. Epifani, Pezzotta, Angeletti insieme, in secondo piano.
Ma qualcuno ha ricordato che il primo governo Berlusconi naufragò dopo uno sciopero come quello di oggi e sullo stesso tema.