18 luglio 2006

Le armi per difendersi

Ma sono matti questi israeliani, più matti di quelli del partito Hezbollah. Più pericolosi i primi perché posseggono più armi (e più potenti) dei secondi.
Per gli uni e per gli altri la vita umana non conta niente. Non c'è cervello ma solo muscoli.
E i potenti (?) del G8 si fanno le vacanze a San Pietroburgo, ridendo e scherzando e dicendo cazzate. Li vorrei vedere come reagirebbero se fossero minacciati loro direttamente di morte, come sono minacciati (e muoiono) quotidianamente poveri cittadini inermi in Iraq, in Libano, in Palestina, in Israele. A loro pare non fregare niente di quelli che muoiono sotto le bombe, siano esse intelligenti o terroriste.
Forse l'unico veramente e seriamente un po' preoccupato è parso l'italiano Prodi. Significa qualcosa la sua assenza dalla foto di gruppo finale? Lui ha detto che stava telefonando. Forse credeva, in buona fede, che qualcosa di positivo contro la guerra potesse essere fatto. E non si rassegnava al nulla di fatto con il quale si stava chiudendo il G8.
Anch'io credo che si possa fare qualcosa per fermare la carneficina assurda di uomini innocenti. I potenti del mondo dovrebbero fornire al Libano potenti armi di difesa per bloccare ed abbattere gli aerei, gli elicotteri, i missili degli israeliani. Dovrebbero fornire agli israeliani armi più efficienti per intercettare e distruggere i missili di Hezbollah.
Voglio la pace e non la guerra. Ma ritengo che le armi possano e debbano essere usate per difendersi dagli attacchi dei matti incoscienti. Sono d'accordo con le armi degli israeliani che intercettano e neutralizzano le armi offensive di Hezbollah, ma sono contrario alle armi degli israeliani che colpiscono strutture, case e uomini nel Libano. Sono d'accordo con le armi dei libanesi e dei palestinesi (chiunque essi siano) che intercettano e neutralizzano le armi israeliane, ma sono contrario alle armi dei palestinesi e dei libanesi (chiunque essi siano) che attaccano la nazione israeliana.
Ma forse io sono un sognatore. Ma forse solo i sognatori potranno salvare il mondo.
E questa è la cronaca di oggi: «Cento caccia dell´aviazione israeliana bombardano a rotazione il Libano. E per la prima volta dall'inizio degli scontri, truppe di terra israeliane sono entrate nel sud del Paese per attaccare le postazioni di Hezbollah lungo il confine. I morti si contano a decine anche in questo lunedì 17 luglio, sesto giorno di guerra. Nuovi lanci di missili Hezbollah verso Haifa, dove è stato chiuso il porto».
Ma quando finirà?

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