15 aprile 2006

Fine delle cazzate

Ormai è diventato un caso patologico. Il Paperon dei paperoni non si rassegna, non riesce a capacitarsi sul come uno straricco sfondato come lui possa aver perso le elezioni. Ed ora è disposto a pagare qualsiasi prezzo pur di non essere colpito dall'onta di essere cacciato a casa. Ma oramai è fuori tempo massimo. Gli italiani l'hanno scaricato. Per pochi voti, ma in democrazia è così. Il guaio è che lui non sa cosa sia la democrazia. Ringalluzzito dalla vittoria del Milan sull'Inter, confondendo calcio e politica, ritorna sulla sua fissa di questi giorni: «Spero ancora di vincere. Aspetto i conteggi e mi auguro che possano assegnare la vittoria a noi». E' diventato ormai irrecuperabile.
Nonostante il suo Ministro degli Interni gli abbia detto che le schede contestate, fra Camera e Senato, sono solo 5.266 (equamenete ripartite) e non 82.850. Come si permette il Ministro Pisanu, i numeri li può dare solo il capitan Berlusca. Vedrete che gliela farà pagare.
Ma ormai lo stanno abbandonando quasi tutti. Solo le guardie del corpo aumentano a dismisura. Come se qualcuno che volesse farlo fuori, temerebbe le guardie del corpo. Ricordate il volgare treppiedi che lo colpì sulla testa.
Persino i fidissimi leghisti gli danno del matto. Il suo Ministro della Giustizia Castelli, a proposito della proposta berlusconiana di una temporanea intesa con l'Unione, ha sentenziato: «E' sconcertante, al di là della questione in sé, per il fatto che non ha interpellato nessuno. Andando avanti su questa linea distruggerà la Casa delle Libertà».
E a proposito della proposta di larghe intese, dalla sinistra gli hanno cantato in tutti i toni che è irricevibile. Ma lui insiste, è monomaniaco.
Come l'altra panzana dell'Italia divisa in due. Come se fosse una novità. L'Italia è divisa in due dalla fine del fascismo: il 1943. E forse lo sarà per sempre. E per fortuna dalla fine della guerra fredda, tra Usa e URSS, è finita in Italia la democrazia bloccata. Vi può essere alternanza, governa chi vince, anche con un solo voto di scarto e con i premi di maggioranza (ma chi li ha voluti?).
Basta, Berlusconi. Basta con le tue cazzate. Te ne devi andare.

Viminale: solo 2.131 schede contestate. Prodi: "Berlusconi ammetta la sconfitta"
Berlusconi: «Spero ancora di vincere»

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Tanti auguri di buona Pasqua, Rocco, a te e famiglia

Anonimo ha detto...

Sarò fuori in questi giorni ... intanto ti auguro Buona Pasqua

roccobiondi ha detto...

x fulvialeopardi. Ringrazio e ricambio di cuore gli auguri.

roccobiondi ha detto...

x tisbe. Ringrazio e ricambio caldamente gli auguri. Ne abbiamo bisogno. Buone vacanze.

Anonimo ha detto...

ehi rocco, fammi buona pasqua! Sai, nelle ultime ore ho pensato anch'io ad un Berluscapoleone che non vuole andarsene...

Presto o tardi, arriverà anche lui il momento dell'esilio...se non politico o penale, almeno interiore.

roccobiondi ha detto...

x raffaelegreco. Buona Pasqua anche a te.
Il Berlusca è buono solo a fare soldi. Pensi pure a continuare a farsi i soldi, ma lasci in pace noi. Esilio a vita dalla vita politica.

Anonimo ha detto...

Thank you!
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Anonimo ha detto...

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